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CITTÀ DI VERONA

icona patrimonio sito UNESCO
PATRIMONIO CULTURALE
DOSSIER UNESCO: 797
CITTÀ DI ASSEGNAZIONE: CAIRNS, AUSTRALIA
ANNO DI ASSEGNAZIONE: 2000
MOTIVAZIONE: Per la sua struttura urbana e per la sua architettura, Verona è uno splendido esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente durante 2000 anni, integrando elementi artistici di altissima qualità dei diversi periodi che si sono succeduti. Inoltre rappresenta in modo eccezionale il concetto della città fortificata in più tappe, caratteristico della storia europea.

“[…] non c’è mondo al di fuori delle mura di Verona […]”

Romeo e Giulietta, William Shakespeare

Verona fu fondata nel I secolo a.C., ma vide il suo periodo di massimo splendore nei secoli XIII e XIV sotto il dominio degli Scaligeri, i quali, saliti al potere nel 1259, la guidarono per più di un secolo, raggiungendo il primato di potenza tra gli stati dell’Italia del nord e trasformando il comune in signoria. Un altro periodo felice per la città fu certamente quando divenne parte della Repubblica di Venezia, dal XV al XVIII secolo. Grazie alla sua lunga storia, Verona oggi conserva un notevole numero di monumenti, dell’antichità, del periodo medievale e rinascimentale, e rappresenta un eccezionale esempio di roccaforte militare.

È inoltre una città mondana ed elegante, che se ne sta in un’ansa dell’Adige lasciandosi proteggere dai colli che la circondano, ricca di torri merlate, campanili, ponti che solcano il fiume, cortili e portici, e facendosi giustamente vanto dell’Arena, dei palazzi carichi di storia e di classe, dello spettacolare Giardino Giusti, dell’impronta che tanti artisti hanno lasciato tra le sue mura e dell’amore proibito tra Romeo e Giulietta. I motivi per amare Verona, insomma, sono innumerevoli.

DA NON PERDERE

“Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l’incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell’odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti […]”

Sono parole cariche di entusiasmo quelle con cui Charles Dickens, nel diario di viaggio Impressioni italiane, invita il lettore alla scoperta della bellezza di Verona.
Google Maps
Iniziate a scoprire Verona da
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Piazza Bra, con la sua ampiezza e luminosità, il liston, il lastricato per il passeggio e i caffè, su cui affacciano il Palazzo della Gran Guardia, che ospita mostre, e sul lato est Palazzo Barbieri, dove ha sede il Comune. Su questa piazza spicca però soprattutto il simbolo della città, l’
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Arena di Verona, il teatro lirico all’aperto più grande del mondo, che è possibile visitare se non sono in corso eventi. Edificato appena fuori le mura della città nel I secolo d.C. per ospitare i combattimenti tra gladiatori, nei secoli fu usato anche per scopi militari. Oggi è sede di concerti e può contenere fino a 22.000 spettatori. Proseguite la passeggiata su Via Anfiteatro, di fronte a voi, per raggiungere la
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Casa di Giulietta in Via Stella angolo Via Cappello, con la statua in bronzo dell’eroina shakespeariana e il balcone della celebre scena d’amore: aspettatevi gran folla a tutte le ore. Girate a sinistra in Via Cappello per arrivare in
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Piazza delle Erbe, punto centrale in cui convergono tutte le vie principali della Verona storica, con la Fontana di Madonna Verona al centro. Qui si affaccia il romanico
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Palazzo della Ragione, riconoscibile dai muri a fasce di tufo e cotto e dalle trifore come quelle tipiche dei palazzi costruiti in pieno Medioevo. La piazza è contigua all’elegantissima
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Piazza dei Signori, dove spicca la statua di Dante Alighieri. Non distante si visitano le
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Arche Scaligere, monumentale complesso funerario in stile gotico della famiglia degli Scaligeri. Concedetevi poi un giro in
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Via Sottoriva, una via intima, porticata e dal fascino medievale, dove si trovano ottime osterie. Da qui, prendendo Via Duomo si raggiunge comodamente il
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Duomo, con la cinquecentesca pala dell’Assunta di Tiziano, unica opera veronese del pittore. A questo punto potete prendete la
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Funicolare e salire su
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Colle San Pietro o raggiungere in auto l’altro colle della città, chiamato
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Torricelle, per godere di un panorama spettacolare. Ritornati in piano, dal Duomo oltrepassate l’Adige due volte per raggiungere la
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Basilica di San Zeno Maggiore, una delle più belle manifestazioni dell’arte romanica in città, e restare a cena nel vivace quartiere omonimo.

“[…] Depositiamo per tre
ore i bagagli alla stazione e
ci dirigiamo lungo la strada
maestra, attraversando la città
e le fortificazioni, verso San Zeno
Maggiore. Che strano effetto
questo ribollio di colli, queste
mura ora ripide, ora smussate,
le differenze di altitudine, a volte
appena percepibili. Tutto di una
sottile sensibilità del tutto celata
all’occhio profano. Il portale di
una fortezza, diviso in tre parti,
stupisce per il suo acroterio
e la sua imponenza.”

Il mio viaggio in Italia, Walter Benjamin

La Basilica di San Zeno Maggiore, dedicata al patrono della città, è imperdibile. Capolavoro dell’arte romanica, questa basilica che nel corso dei secoli ha svolto un ruolo civile, oltre che religioso, da fuori si presenta sobria e lineare, con una splendida facciata caratterizzata da un protiro poggiato su due leoni marmorei e da una ricca simbologia che racchiude i misteri della fede. Spettacolare è il portale bronzeo, visibile dall’interno della chiesa, con 48 formelle quadrate che raccontano varie storie, dal Vecchio Testamento fino ai miracoli di san Zeno.

L’interno abbaglia per bellezza e grandezza, con il soffitto ligneo a carena rovesciata e, nell’abside, la pala di Andrea Mantegna, celebrata per la sua unicità: un trittico del 1459 che, rappresentando il sacro, coniuga pittura, scultura e architettura.

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PER I PIÙ GIOVANI

“VERONA È CITTÀ FRA LE ALTRE PREZIOSA: QUI STENDONO ORLI ROSA ALLE VIE GRIGIE, LASTRE DI MARMO SONORE SOTTO IL PIEDE COME FONDAMENTA VENEZIANE. E TRA QUEL ROSA E UN ROSSO FERRIGNO VARIA IL COLORE DOMINANTE: SOLO A MAGGIOR RILIEVO SPICCA L’ORO VERDE DI UN PALAZZO BAROCCO, IN DISPARTE IL TOPAZIO CALDO DI SAN ZENO, NEGLI AVANZI ROMANI UN PALLORE TRA DI NUVOLA E D’ACQUA LEVIGATA DALLA LUNA.”
attività per bambini del sito UNESCO nr. 34
Così Leone Traverso descrive Verona in Immagini di città: come una città dai mille colori, che tanto piacerà ai più piccini. I bambini, lo sappiamo, sanno essere spesso più curiosi degli adulti. E dunque sarà una buona idea visitare con loro il
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Museo di Castelvecchio, incastonato tra il fortificato Ponte Scaligero e l’Arco dei Gavi. Costruito da Cangrande alla metà del Trecento, è oggi, grazie all’allestimento dell’architetto Carlo Scarpa, il più importante museo cittadino, con tre piani e 29 sale di dipinti, sculture, reperti archeologici e la zona delle armi che, solitamente, grazie a elmi, spade, alabarde e tanto altro, affascina molto i bambini. C’è anche la possibilità di uscire all’aperto, per i panoramici camminamenti di ronda e per tuffarsi in un viaggio nel passato. Ma Verona non è Verona senza la storia dell’amore tra Giulietta e Romeo; dunque andate prima alla
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Casa di Romeo, un elegante castelletto che non si visita all’interno, ma che ha il suo fascino anche visto da fuori, e poi alla
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Casa di Giulietta, con il famosissimo balcone dove in tanti arrivano in pellegrinaggio. Questa casa-torre risalente al XIII secolo è stata restaurata nel 1936, mentre la statua in bronzo di Giulietta scolpita da Nereo Costantini risale al 1972. Prendete quindi una bella boccata d’aria allo strepitoso
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Giardino Giusti, nascosto tra palazzi signorili: oltre al fatto di poter visitare l’appartamento novecentesco, i bambini ameranno girovagare nel giardino, percorrere il viale di cipressi, ammirare fontane e statue mitologiche, contemplare il labirinto di siepi e risalire il sentiero che si inoltra nel boschetto. Farete felici i più piccoli anche portandoli al
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Museo di Storia Naturale, con animali, fossili e materiali preistorici dall’importante valore didattico. Per chiudere il cerchio sulla storia shakespeariana, si può fare un salto alla
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Tomba di Giulietta in prossimità del Lungadige: a dire il vero, è un sarcofago di epoca romana che si trova nei sotterranei del chiostro dell’ex Convento di San Francesco al Corso. Ora potete prendere l’auto e scegliere se andare al
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Children’s Museum, con un’area per attività esperienziali, oppure spendere del tempo in quell’oasi per bambini e ragazzi che è
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Gardaland, parco divertimenti con oltre 40 attrazioni.
sito UNESCO nr. 34 in Italia
CONSIGLI DI LETTURA

Suggerimenti di lettura per entrare nel cuore della città di Verona.

  • Romeo e Giulietta, William Shakespeare (1594-96). Non si può visitare Verona senza aver letto la storia immortale di Romeo e Giulietta (The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet è il titolo originale), narrata nella tragedia che William Shakespeare compose tra il 1594 e il 1596, regalando all’umanità una delle trame d’amore più lette, rappresentate e amate al mondo. L’archetipo dell’amore indissolubile, ma contrastato, ha conquistato tutti i lettori che nei secoli hanno affrontato queste pagine.
  • Impressioni italiane, Charles Dickens (1846). È un diario di viaggio costituito in gran parte dalle lettere spedite dallo scrittore Charles Dickens ai suoi amici durante il soggiorno italiano. C’è posto anche per Verona.
  • Il mio viaggio in Italia. Pentecoste 1912, Walter Benjamin (1912). Lo scrittore compie un viaggio in Italia subito dopo aver conseguito la maturità. Approderà anche a Verona.
  • Immagini di città, Leone Traverso (1986). Il traduttore e scrittore offre immagini illuminanti su alcune città italiane; Verona è tra queste.
  • Questa pazza fede. L’Italia raccontata attraverso il calcio, Tim Parks (2002). L’autore decide di seguire l’Hellas Verona nel campionato di calcio di serie A: si parte dalla città scaligera e si viaggia per tutta Italia. Il libro narra così di Verona e dei veronesi, ma anche dei tifosi in generale, attraverso la loro fede calcistica.
  • Verona. Amor, Francesco Mazzai (2009). Gustoso volume composto da 35 racconti ambientati in altrettanti luoghi della città degli innamorati, di cui svela i segreti e misteri, tra luoghi iconici e con il dramma d’amore di Romeo e Giulietta sempre sullo sfondo.
  • Questione di Costanza, Alessia Gazzola (2019). “Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com’è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando da Messina alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora.” Inizia così la storia di una donna pronta a rifarsi una vita a Verona, con coraggio e, lo dice il titolo, costanza.
  • Il gioco delle maschere, Daniele Furia (2022). È appena iniziato il Carnevale, ma un evento tragico rovina i festeggiamenti: il dottor Masiero viene ritrovato morto nel suo appartamento, vestito con un costume tradizionale del Carnevale veronese. E la sua non sarà l’unica morte della notte. La viceispettrice Miriam Sannino ci conduce per mano in un giallo che ha Verona sullo sfondo.

Per ragazzi:

  • Non giurare sulla luna, Chiara Rametta (2018). È la storia di Annabelle, che si affaccia nel mondo degli adulti, ma anche della sua famiglia e del suo percorso scolastico, tra difficoltà e incontri inaspettati. Sullo sfondo, una Verona romantica che si rifà ai versi di Shakespeare.
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